Se la data del 17 settembre è stata una data certa per
la vigilanza privata, avendo formalizzato l'integrale applicazione
del D.M. 269/2010 (sanzioni incluse), l'11 Ottobre avrebbe
potuto essere una "controdata" egualmente importante.
In questa data il TAR Lazio doveva infatti decidere se
sospendere lo stesso D.M. in quanto ritenuto, dalle parti ricorrenti,
discriminatorio verso le piccole realtà d'impresa, quindi lesivo della libera
concorrenza. Se fosse stato sospeso, la vita sanzionatoria del Decreto capacità
tecnica si sarebbe ridotta a meno di un mese. Invece no.
I giudici non hanno ritenuto sussistenti gli estremi per la
sospensiva, rimandando al prossimo 14 Febbraio la discussione sul merito.
La sospensiva, se concessa, avrebbe del resto originato una
sperequazione di mercato, dal momento che le sentenze hanno valore solo tra le
parti, quindi si sarebbe risolta a propria volta in una lesione della libera
concorrenza.
Il ricorso per sospensiva,
è bene ricordarlo, era stato avanzato da alcuni Istituti di Vigilanza del
napoletano, con l'appoggio ad adiuvandum anche di associazioni
di categoria (clicca
qui per scaricare le motivazioni del ricorso di Assicurezza-Confesercenti).
A questo punto, benché la discussione sul merito slitti al
giorno di San Valentino, la piena vigenza del DM continua il poprio corso,
imponendo a tutti gli Istituti - ricorrenti inclusi - di adeguarsi nei termini
di legge.
Assicurezza, per parte sua, ha comunque scelto di battere anche altre strade
nella lotta alla concorrenza sleale. Oltre all'attivazione
di un Osservatorio degli atti di abusivismo o di
limitazioni della concorrenza,