Si in base ai nostri conteggi questa era la somma che spettava alla guardia giurata, che chiamata dall'istituto di vigilanza da cui dipende, qualche giorno prima dell'udienza fissata in Tribunale, per "accordarsi" per tremila euro, e per noi questo accordo se si può chiamare tale equivale ad una auto svendita della sua dignità. Pensate che questa guardia giurata, quando si iscrisse all'UNAL temeva che noi ci potessimo vendere all'istituto, lui questo temeva, ma questo suo timore avrebbe dovuto riservarlo a lui stesso, visto che è stato lui a vendersi accettando un accordo di elemosina, fatto a nostra insaputa, è stato costretto a comunicarcelo dopo a cosa fatta in quanto il nostro Avvocato che lo rappresentava doveva presentarsi all'udienza fissata dal Giudice del lavoro e fare presente la situazione.
Ma non basta ! questo soggetto che ha deciso assolutamente in modo autonomo di "vendersi" all'istituto per quattro soldi rispetto alla cifra che avrebbe percepito in sede di udienza, ieri ha disdetto la sua adesione dall'UNAL, altre parole sono del tutte inutili, in quanto a lavare la testa all'asino serve soltanto a consumare inutilmente acqua e sapone.
Francesco Pellegrino Segretario Generale UNAL